“Ogni prodotto coincide più con il suo racconto che con il suo contenuto”. Cosi Mary Douglas, una delle più brillanti teoriche del nuovo marketing globale, spiega le dinamiche che guidano i fenomeni del consumo.
Oggi siamo in quella che ormai si definisce la società on demand, sorretta e guidata dall’esplosione del web 2.0.
In questo contesto in formazione potremmo dire che “ogni consumatore coincide con il software che lo sceglie più che del prodotto che acquista”.
Oggi, con l’affermazione nella società del potere di chi sceglie rispetto a quello di chi offre lo scenario è diverso ma non per questo privo di rischi. Infatti si propongono nuovi poteri, nuovi cerchi che incombono sulla nostra vita.
Il vero elemento che ha rivoluzionato radicalmente il mercato, riguarda il profilo che il consumatore ha assunto nella catena del valore industriale.
In questo scenario si pongono dunque due nodi da sciogliere: come preservare l’autonomia del consumatore nelle sue relazioni con i dispositivi intelligenti; e come assicurare la piena sovranità di una comunità locale o nazionale, sia essa città o un intero paese, dinanzi all’invasione di sistemi cognitivi, gli algoritmi, che importano modi di pensare e di vedere il mondo, dietro l’apparente semplicità delle loro soluzioni.
 
michele-mezza
 
Articolo del Prof. Michele Mezza.
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