La società ha pubblicato il suo “Global Entertainment & Media Outlook 2014-2018”, secondo cui, tra 4 anni, l’adv online trainata dal mobile sarà pronta al sorpasso della tv. In Italia il mezzo, nel periodo del forecast, si prevede crescerà del 10,6%
Anche l’industria dei media e dell’intrattenimento si affida ai byte. Da qui al 2018, la spesa per i media e l’intrattenimento digitale (esclusa quella per l’accesso a internet) crescerà in media del 12,2% l’anno e assorbirà quasi due dollari ogni tre spesi.
Il processo seguirà il modello della pubblicità: tra quattro anni, il 33% dei ricavi pubblicitari totali – percentuale ferma al 14% nel 2009 – verranno dal digitale, rispetto al 17% dei ricavi derivanti dalla spesa dei consumatori.
A dirlo è PwC nel suo “Entertainment & Media Outlook 2014-2018″, relativo a 54 Paesi a livello mondiale, che nel 2018 indica una pubblicità online, trainata dal mobile (con un tasso di crescita del 21,5%), pronta al sorpasso di quella televisiva, da cui si allontanerebbe di soli 20 miliardi di dollari. Nel dettaglio, è a doppia cifra il tasso di crescita di video (+28,1%) e musica in streaming (+13,4%). Dal punto di vista geografico, nel 2018 il mercato cinese dei media e dell’intrattenimento dovrebbe superare quello giapponese, restando secondo solo agli Stati Uniti.
I dati relativi all’Italia verranno pubblicati dopo l’estate, ma Pwc ha già anticipato che nel settore la ripresa è vicina, con un tasso di crescita della pubblicità televisiva del 5% e di quella online del 10,6%, nel periodo del forecast.
Certo, nel presente la situazione della pubblicità digital in Italia non è delle più rosee, come evidenziano gli ultimi dati FCP-Assointernet, che per il mese di aprile hanno registrato un -2,4%.
Qui lo studio completo di PwC.]]>