Come ben sappiamo le ricerche da mobile continuano a crescere ed i brand devono fare i conti col fatto che le tecniche utilizzate per ottenere una posizione elevata nelle ricerche da desktop non sono le stesse da applicare al mobile.
Ormai già un anno fa, Google ha cambiato l’algoritmo favorendo i siti, mobile responsive, quindi se il sito del brand non compare tra i primi risultati, l’azienda ne perderà in visibilità e la percentuale di clic crollerà.
Vediamo ora alcune regole da seguire per far si che il tuo sito compaia nelle prime posizioni di ricerca da mobile:
- OTTIMIZZAZIONE CONTENUTI
Non basta assolutamente adattare il responsive. Bisogna inserire i contenuti con criterio tenendo conto del fatto che il device è più ricco di distrazioni. Bisogna facilitare la lettura, utilizzando un design semplice ed intuitivo con liste e sottotitoli per permettere all’utente di trovare rapidamente ciò che cerca. Altro aspetto importante, evitare elementi troppo invasivi, come ad esempio i video.
- DAI IMPORTANZA ALLA GEOLOCALIZZAZIONE
Chi cerca informazioni da mobile necessita di informazioni rapide, di risolvere il problema nell’immediato. Quindi è importante tener conto che le parole chiavi ricercati saranno sicuramente più brevi e che gli utenti in mobilità hanno spesso un intento di ricerca collegato ad una indicazione geografica. Chi cerca un pub, chi un bar più vicino focalizzerà la sua scelta in relazione alla risposta più rapida e più affine con la richiesta. Quindi bisogna ottimizzare con frasi brevi e fornire la risposta il prima possibile.
- PUNTA SULLA REPUTATION MANAGEMENT
La gestione della reputazione online è estremamente importante per la SEO. Non si può costringere le persone a recensire la propria attività, ma si può coinvolgerli magari con incentivi vari. Inoltre, se il feedback di qualche cliente è particolarmente positivo può essere pubblicato anche sul proprio sito.
Lo sviluppo dell’ad-blocking ha sollevato qualche domanda sul futuro della pubblicità mobile. Molte ricerche, tuttavia, evidenziano che l’utente non disdegna la pubblicità in generale, ma pretende meno invasione di contenuti non coerenti con i propri interessi. Diventa quindi sempre più importante fornire i contenuti ricercati dall’utente, facilitandone la reperibilità mediante unaorganizzazione sempre più strutturata.
Fonte:http://www.ninjamarketing.it/
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