Altro che meeting seduti al chiuso, i pensieri creativi nascono camminando
Volete sviluppare il pensiero creativo? Niente più meeting room per le riunioni in azienda, ma piuttosto una sana passeggiata con tutto il team che ragiona liberamente.
Sarebbe questa la ricetta per migliorare le proprie capacità di pensiero e i risultati dei meeting. A dirlo non sono solo le esperienze di chi come Steve Jobs o Mark Zuckerberg ha spesso scelto come ambiente per le riunioni di visione creativa rilassanti camminate in ambienti più salubri e naturali di una sala riunioni, per quanto essa possa essere colorata ed accogliente, ma anche gli scienziati dell’Università di Stanford, in California. Secondo quanto riporta una ricerca pubblicata su Journal of Experimental Psychology: Learning, Memory and Cognition (la rivista è l’organo dell’American Psychological Association), infatti, il pensiero creativo aumenterebbe quando una persona fa quattro passi e non si “blocca” su una poltrona.
La ricerca, che pure non spiega quali siano i meccanismi di questa curiosa predisposizione alla riflessione propositiva “in movimento”, è stata condotta da Marily Oppezzo, che attualmente lavora all’Università Santa Clara, e da Daniel Schwartz, del prestigioso ateneo californiano.
I due scienziati hanno preso in esame 176 persone scoprendo che quando i partecipanti all’esame passeggiavano offrivano risposte maggiormente creative a specifici test sviluppati per valutare questo tipo di pensiero rispetto a quando invece stavano seduti oppure si trovavano costretti su una sedia a rotelle. Ad esempio, ai partecipanti all’indagine è stato chiesto di trovare altri possibili utilizzi per un oggetto di impiego comune, oppure di sviluppare associazioni di parole sulla scorta di proposte definite dai ricercatori. In tutti i casi camminando le risposte sono apparse maggiormente creative.
Come detto, il meccanismo attraverso cui si crea questo effetto positivo appare ancora tutto da scoprire: è vero che alcune ricerche hanno dimostrato che l’esercizio fisico regolare, ovviamente se non si fanno sforzi strenui, può essere di grande aiuto anche sotto l’aspetto cognitivo, ma è altrettanto innegabile che la passeggiata rigenerante, magari occasionale, non agirebbe per questa strada. Sia come si, ecco il consiglio pratico degli esperti americani? Chiedere ad ogni persona che lavora in un’azienda di prendersi una mezz’ora per migliorare la creatività sul posto di lavoro. Nota a margine necessaria: non conta l’ambiente in cui si sceglie di fare la passeggiata rigenerante per il cervello, ma sarebbero proprio i classici quattro passi in libertà a dare questa “marcia in più” al pensiero creativo. Certo è che per camminare all’aria aperta anche il luogo in cui ci si trova può essere d’aiuto.
Non per nulla Nietzsche avrebbe creato molte delle sue teorie sulle sponde dei laghi dell’Engadina, sfruttando le ampie prospettive offerte dall’altopiano e il riflesso dei boschi e delle montagne innevate sull’acqua azzurra e Beethoven avrebbe messo a punto alcune fantastiche sonate muovendosi nel verde dei boschi viennesi! Vista la difficoltà di proporre vere e proprie gite aziendali nei momenti in cui occorre intravedere razionalmente il futuro, in ogni caso, meglio ricordare che il semplice “fit-walking” potrebbe aprire prospettive davvero positive per chi deve fare i conti con un crollo della creatività!
Fonte: Sole 24ore ]]>