#AdaptOrDie
Non si tratta di cyberbullismo o di una nuova sfida social, ma e l’hashtag che lega alcune delle riflessioni più interessanti di Brian Solis sul futuro che è già realtà. Il digital analyst, antropologo e, come lui stesso si definisce, futurologo ci invita a riflettere sull’importanza del mutamento.
Panta rei…
In un mondo, soprattutto quello digitale, che si muove veloce e nel quale il cambiamento è l’unica costante, non tutti sopravvivono. La tecnologia modella sempre più la nostra quotidianità, il nostro modo di comunicare, condividere, scoprire e il vero protagonista indiscusso della social revolution è il consumatore.
All’interno di questo scenario in continua evoluzione, infatti, non tutte le aziende riescono a tenere il passo adeguando le proprie strategie e modelli di business alle nuove condizioni che si creano sul mercato. Nel processo di adattamento, la customer experience diventa il vero carburante che alimenta e genera il cambiamento.
Il richiamo alle teorie evoluzioniste di Charles Darwin diventa evocativo ed efficace applicato al mondo del business. Il processo di mutamento costante che coinvolge l’intera società costringe anche le aziende, di grandi o piccole dimensioni, a “mettersi in gioco”. Adeguarsi diventa la vera sfida per non essere schiacciati dal processo selettivo innescato dal darwinismo digitale.
Cos’è il digital Darwinism?
Il Darwinismo Digitale può essere definito come quel processo evolutivo che rende gradualmente obsolete e poco competitive le aziende che non sono in grado di cogliere il mutamento e si verifica quando il comportamento del consumatore evolve, di pari passo con la tecnologia e la società, molto più rapidamente rispetto alla capacità di adattamento di un’azienda al cambiamento stesso. Le compagnie che non sanno rinnovarsi, per allinearsi alle esigenze e le aspettative del cliente, diventano anelli deboli di una catena evolutiva che vede sopravvivere soltanto i brand e le aziende in grado di ascoltare il proprio cliente ed i suoi bisogni primari.
Nel processo di selezione del darwinismo digitale, sistemi e processi nel sistema economico e nella società cambiano e si evolvono più rapidamente di quanto le aziende stesse riescano ad adattarsi ed è proprio in questo scenario cangiante che ognuno diventa potenzialmente vulnerabile.
Lo stesso Brian Solis, infatti, ci ricorda che:
“Nessun business è troppo grande per fallire o troppo piccolo per avere successo.”
E’ tempo di cambiare
Quali saranno le implicazioni del Digital Darwinism e la reale portata innovativa della digital transformation sul futuro del business è difficile comprenderlo. Ciò che sembra certo, però, secondo Brian Solis, è che nessuno può sfuggire al cambiamento.
In sostanza, la trasposizione delle teorie evoluzioniste di Darwin nel mondo digital diventa una metafora suggestiva. Brian Solis riesce ad evocare con forza la necessità di un rinnovamento, dettato dall’evoluzione e dall’impatto che essa può avere su consumatori e imprese, ricordandoci le parole pronunciate da Leon Megginson (Docente di Management e Marketing alla Louisiana State University), parafrasando l’ “Orgine delle specie” di Charles Darwin:
“Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.”
Fonte:ninjamarketing]]>