I liberi professionisti comunicano spessissimo poco e molte volte male
Per decenni i liberi professionisti non hanno avuto bisogno di comunicare: perché facevano parte di ordini professionali, perché non c’era la concorrenza che c’è oggi, perché c’erano fin troppi clienti e perché nelle professioni tradizionali, con un bacino di utenza geografico iper-definito, valeva “Uber Alles” la reputazione. Il libero professionista si è sempre basato sul passa parola come primario strumento per trovare clienti. E già con il passa parola riusciva a saturare la sua attività.
Ma nei mercati di oggi, questi sono fortissimi limiti allo sviluppo (per non dire mantenimento) di un’attività professionale
Le professioni tradizionali, ad iniziare dai commercialisti, vedono il loro bacino di utenza diminuire, la concorrenza aumentare in modo mai visto e anche da fonti che non esistevano 10 anni fa: oggi se non comunichi non esisti sul mercato.
Ed anche i commercialisti, quando comunicano spesso comunicano male: pongono il loro ego al centro e quindi comunicano partendo dagli aspetti tecnici del loro mestiere.
Se parli in tecnichese evoluto, per il 98% delle persone che la ricevono, questa comunicazione non sarà efficace.
Bisogna partire dai bisogni dei tuoi clienti o del tuo pubblico potenziale. Avere un database, profilarlo e costruire una comunicazione semplice che possa raggiungere quel pubblico, con il linguaggio più appropriato sul canale che lui ha scelto come sua preferenza.
Oggi il Mobile ci da una grande mano, con la possibilità di unire piattaforme all in one e strategie disegnate da personale con esperienza adeguata.
Di questo e di altro parleremo giovedì 5 maggio alle ore 11, nel nostro meeting digitale “ Un caffè da Genesis- Il commercialista e la Digital Transformation“. Il meeting sarà digitale ed andrà in onda su zoom.
Possibile registrarsi al seguente link: https://clicsu.net/2kXK9