L’accesso al web è sempre più mobile: quali sono i punti focali su cui concentrarsi per una strategia di marketing app mobile di successo?
Se c’è un dato su cui ogni webmarketer concorda è il progressivo affermarsi delle mobile app come il canale principale attraverso il quale gli utenti accedono e fruiscono delle informazioni.
Vale la pena, dunque, approfondire la Guida 2015 sull’App Marketing di Localytics e capire quale sia l’attuale scenario legato al mondo delle app mobile che ci siamo lasciati alle spalle con l’arrivo del nuovo anno.
Il numero di applicazioni disponibili è salito a 1.2 milioni nel 2014: così come sono cresciuti due degli indici più importanti per valutare l’efficacia di una app: la retention e l’interazione. Oggi gli utenti sono abituati a trascorrere maggior tempo su una applicazione e tendono a conservarla più a lungo prima di cestinarla e passare oltre.
Cinque sono i punti forniti da Localytics in base ai quali costruire una efficace strategia per il consolidamento di un app mobile nel 2015.
Innanzitutto, l’acquisizione di utenti attraverso campagne pubblicitarie altamente targettizzate si profila come una delle soluzioni più efficaci in termini di retention e time in app: secondo le stime, gli utenti che scoprono una app attraverso una rete di annunci (Social o Display) hanno una probabilità maggiore di coinvolgimento e di generare sessioni successive al download.
Secondo, l’ottimizzazione delle app rispetto agli schermi. Tracciare uno screen flow per stabilire la tipologia di esperienza e la soddisfazione degli utenti durante ogni sessione è essenziale per implementare le funzionalità e la retention.
Terzo punto: la prima impressione è quella che conta. L’indagine di Localytics dimostra che gli utenti che hanno speso maggior tempo sulla app hanno maggiori probabilità di accedervi nuovamente entro 12 ore. È essenziale, quindi, assicurarsi che l’esperienza dell’utente sia soddisfacente sin dai primi istanti dall’accesso.
Quarto punto: non sottovalutare mai il tasso di abbandono. le aspettative degli utenti non sempre sono soddisfatte: c’è ancora da segnalare, infatti, la probabilità – pari al 60% – che gli utenti non tornino ad usare la app entro i successivi 7 giorni dopo il primo accesso; In pratica, occorre ancora lavorare molto sulla retention.
L’ultimo punto è la personalizzazione, intesa soprattutto come la schedulazione di messaggi push pensati per coinvolgere gli utenti, stimolare gli accessi e la retention.
La vera sfida del 2015, per chi progetta una app è proprio la capacità di coinvolgere e ri-coinvolgere gli utenti, offrendo contenuti e funzionalità in grado di soddisfare le aspettative e una comunicazione sempre più mirata, grazie a forme integrate di targetizzazione.
fonte:insidemarketing.it]]>