Il servizio, reso disponibile negli Usa tramite un aggiornamento di Now, suggerisce agli utenti se nei dintorni ci sono negozi che vendono prodotti cercati online in passato. In sperimentazione anche un servizio di consegne “express”
L’e-commerce attira l’attenzione dei big del mondo internet. Infatti, dopo l’annuncio del raggiunto accordo tra Amazon e Twitter che ha portato al lancio di #AmazonCart, il sistema che permette di fare acquisti sul sito di commercio elettronico grazie a un hashtag, i riflettori dei media si spostano su Google che rilancia e va oltre i confini dello shopping online.
Big G ha deciso infatti di implementare un sistema grazie al quale suggerisce agli utenti se nei dintorni ci sono negozi che hanno a disposizione dei prodotti che in passato sono stati da loro cercati online. La novità arriva insieme ad altri annunci centrati sull’e-shopping: l’azienda di Mountain View amplia infatti la sperimentazione di un servizio di consegne espresse e, secondo il blog TechCrunch, starebbe pensando di portare il suo sistema di pagamenti “Wallet” anche sui Google Glass.
La novità del personal shopper “offline” arriva grazie ad un aggiornamento di Now, il servizio di Big G che suggerisce agli utenti degli smartphone e tablet informazioni di vario genere, dal meteo al traffico ai risultati della squadra preferita, in base al contesto e attraverso delle schede.
D’ora in poi, spiega la società californiana in un post ufficiale, se si è cercato un prodotto online, ad esempio un paio di scarpe di una certa marca, e ci si trova vicino ad un negozio che li vende, l’utente verrà avvisato. Google Now gli mostrerà una scheda con caratteristiche e prezzo del prodotto, ricordandogli che lo aveva cercato su internet.
La novità è per il momento circoscritta agli utenti di smartphone e tablet equipaggiati con sistema operativo Android degli Stati Uniti, ma nei piani c’è già di renderla disponibile anche in altri paesi, Europa compresa.
Rispetto poi alla sperimentazione di un servizio di consegne espresse, in giornata, il periodo di “test” è partito a San Francisco, New York e Los Angeles. Una sfida al gigante dell’e-commerce con sede a Seattle, Amazon appunto, che da tempo ha preso di mira consegne veloci ipotizzando per il futuro addirittura anche l’impiego di droni.]]>