Boom delle app italiane…

Secondo uno studio dell’Osservatorio Mobile&App Economy del Politecnico di Milano, quello delle app è un giro d’affari enorme destinato a crescere. Nei prossimi anni a trainare saranno ancora tablet e smartphone

Milano, 1 aprile 2014 – Il mercato delle applicazioni e del mobile in Italia vale quasi 2 punti di Pil, precisamente l’1,6%.
Le app scaricate su tablet e smartphone, i servizi e i contenuti acquistati con dispositivi mobili, la messaggistica fino all’internet delle cose nel 2013 hanno generato un giro d’affari di oltre 25 miliardi di euro, secondo una ricerca dell’Osservatorio Mobile&App Economy del Politecnico di Milano realizzata in collaborazione con il DEIB (Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano) e il MEF, Associazione Internazionale Contenuti e Commercio Mobile.
Un giro d’affari enorme destinato a crescere, spiega Andrea Rangone, Coordinatore Osservatori digital innovation dell’ateneo, “Se andiamo al 2016 questi 25 diventano 40 miliardi per un incidenza intorno al 2,4 sul Pil”. Nei prossimi anni a trainare saranno ancora tablet e smartphone, ma in futuro la punta di diamante del mercato sarà l’internet delle cose.
“Per fare dialogare gli oggetti intelligenti si spendono soldi – continua Rangone – contatori di energia, tutti i pezzi di domotica che ormai abbiamo in casa”. Un’evoluzione dagli sviluppi ancora più promettenti dal punto di vista economico se si tiene conto che solo in Italia si passerebbe dall’interazioni di 60 milioni di persone a quella di miliardi di oggetti potenzialmente collegabili.]]>



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