Se tutti scappano dal tuo sito alla velocità della luce un motivo c’è, e non è certo Halloween. Per capire se il tuo sito fa paura ai visitatori controlla la frequenza di rimbalzo (bounce rate).

Questo parametro indica la percentuale di utenti che vedono solo una pagina del tuo sito: arrivano, non compiono nessuna azione (come vedere un video, scaricare un contenuto, registrarsi ad un form) e se ne vanno subito, senza proseguire ulteriormente la navigazione su altre pagine.

Più la percentuale della frequenza di rimbalzo è alta più è male per il tuo sito.

Far scendere a 0 la frequenza di rimbalzo non è umano, ma è possibile tenerla a bada con alcuni accorgimenti.

  • Indirizza i visitatori su una pagina specifica
  • Non deludere le aspettative di chi è arrivato sul tuo sito attraverso un annuncio, ad esempio di Google AdWords, o un link esterno. Se hai attirato visitatori promettendo uno specifico contenuto, dagli subito quello che si aspettano di trovare. Non far passare gli utenti sempre per la homepage o per una spaventosa pagina generica che contiene molte altre informazioni in ordine sparso. Non avere paura di portare i navigatori direttamente al cuore della questione: su una pagina specifica centrata sull’argomento che cercano.

  • Le prime impressioni contano
  • Prima ancora del testo è l’aspetto grafico a creare una buona impressione, a colpo d’occhio, e stabilire fiducia. Il design è importante per trasmettere un’esperienza positiva e per guidare l’utente verso determinate azioni. Cura il layout delle pagine in modo che siano coerenti con l’immagine coordinata dell’azienda, immediate, ordinate, attraenti e affidabili. Non eccedere con gli effetti speciali: una immagine d’impatto scelta con attenzione è più che sufficiente per catturare l’attenzione. Poi servono contenuti di qualità.

  • Non sottovalutare il testo
  • Trovare un errore di ortografia può avere lo stesso effetto dell’aglio per Dracula e mettere in fuga i tuoi visitatori. Che sensazione puoi dare della tua azienda se il testo è marchiato di errori infamanti e sgrammaticature? La presentazione dei prodotti, dei servizi e dell’offerta deve essere corretta, chiara e persuasiva. Titoli accattivanti possono fare la differenza, creando curiosità e attenzione. Nel caso di pagine particolarmente lunghe la suddivisione in paragrafi, l’uso di grassetti e di spaziature contribuisce ad alleggerire il testo e rende più facile la lettura.

  • Call to action
  • Può essere banale. Ma sulle pagine del tuo sito c’è l’invito a compiere una azione? Hai attirato il visitatore sul tuo sito, gli hai spiegato i vantaggi della tua offerta e ora cadi sul più bello? Non dimenticare di inserire una evidente call to action: un bel pulsante per richiedere il preventivo, per acquistare il prodotto, per fare una prova gratuita.

  • Lasciali andare ma non prima di aver stabilito un contatto
  • E’ inevitabile: prima o poi se ne andranno dalle tue pagine. Possono però ritornare e lo faranno con più facilità se sarai tu ricordargli che esisti con una newsletter o con gli aggiornamenti sui social network. Prima che l’utente lasci il tuo sito fatti dare l’email per iscriverlo alla mailing list o invitalo a seguirti su Facebook, Twitter, GooglePlus, Instagram…

    Fonte: likestyle.it

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